La gestione delle acque (di alimentazione e di scarico)

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La gestione delle acque (di alimentazione e di scarico)

Precondizioni:

  • Il circuito di alimentazione è sostanzialmente “a perdere” seppure ci sia un riutilizzo a valle nell’alimentare le fontane delle Ville Pontificie;
  • Il circuito è sostanzialmente statico e stabile: nessun intervento di regolazione è previsto, né possibile in tempi brevi, vista la rigidità del “sistema” Acquedotto consortile con tutti i suoi equilibri a livello piezometrico;
  • L’attuale regolazione è possibile solo manualmente tramite valvola a saracinesca, nelle condizioni di equilibrio sopra indicate;
  • Un repentino abbassamento di temperatura, nella situazione attuale, non può essere gestito senza creare perturbazioni, anche pesanti a valle (mancata alimentazione delle fontane delle Ville Pontificie) e a monte (tracimamenti e perdita di acqua);
  • Le condizioni atmosferiche di ventosità deviano il percorso naturale dei getti e determinano sovente il bagnamento dei bordi predisponendoli, in caso di abbassamento della temperatura, al congelamento

 

Soluzione strutturale completa

  • Dotare la fontana di un sistema di riciclo e trattamento delle acque in gioco per il funzionamento controllato dell’intero sistema
  • Filtrazione sistematica e continua (ed eventuale additivazione di alghicidi: es. clorazione) delle acque in circolo su filtri a sabbia
  • Rigenerazione periodica (contro lavaggio) dei filtri a sabbia con conseguente scarico (e reintegro) delle acque di contro lavaggio
  • Gestione dell’intero circuito con pompe controllate da un sistema automatico di gestione (plc) dell’intero impianto che riceve inoltre segnali sulla temperatura e sulla ventosità
  • L’attuale alimentazione a valle con le acque di scarico delle fontane del Vaticano sarebbe sostituita con una alimentazione autonoma ed indipendente dalla situazione di funzionamento della fontana berniniana
  • I costi di funzionamento sarebbero maggiori per l’alimentazione elettrica delle pompe e nettamente inferiori per il mancato utilizzo delle acque (oggi a perdere e domani ridotte alle sole acque di contro lavaggio) – un bilancio economico è possibile

 

Soluzione parziale

  • Limitarsi alla gestione delle temperatura e della ventosità inserendo delle elettrovalvole sull’alimentazione e sullo scarico della fontana (troppopieno) azionate da una centralina (plc) che raccoglie i valori di temperatura e velocità del vento;
  • Inserire una elettrovalvola sulla linea che alimenta le fontane delle ville pontificie per consentire di alimentare le stesse con acqua alternativa all’acqua di scarico: ovviamente la linea che oggi porta l’acqua alle fontane a valle dovrà essere prolungata a monte fino a raggiungere l’attuale linea di alimentazione della fontana e la valvola di intercetto sarà posta nel pozzetto attuale, eventualmente ampliato per contenere anche l’apparecchiatura di intervento.
  • Controllare le elettrovalvole tramite una centralina elettronica (plc) che elabora i segnali di temperatura e ventosità: l’esclusione dell’alimentazione deve poter avvenire automaticamente in qualunque momento al raggiungimento di soglie prefissate di temperatura e/o velocità del vento: ovviamente la rimessa in esercizio della fontana avverrà con le stesse modalità automatiche
  • Particolare significato assume il valore di ventosità: un anemometro dedicato potrà misurare la velocità del vento (la direzione non ha particolare importanza) ma è importante che questo parametro venga rilevato nel punto più vicino possibile ai getti (teoricamente andrebbe misurata sull’ugello centrale, in pratica occorrerà accontentarsi di una palina posta in prossimità, ad es. una palina da dedicare al sostegno di una targa illustrativa della fontana stessa, nonché alla centralina di controllo del sistema idraulico).
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